Hanno detto di lui

Marcello Zappatore- biografia collaborazioni

Ron Thal: “Very cool! One surprise after another!”

Salvatore Russo, chitarrista per Antonello Venditti e Massimo Di Cataldo, 10-12-2002: “ogni volta che sento questo ragazzo ho un certo senso di inquietudine.. la stessa che provi ogni volta che ascolti un musicista che suona veramente con una propria originalità, cuore ed anima… grande…”; 20-10-2003: “la prima volta che l’ho ascoltato ho pensato che fosse matto; la seconda volta qualcosa cominciava a piacermi; la terza volta che l’ho ascoltato ero già innamorato del suo modo di suonare”

Metallus.it Web’zine, Giugno 2002: “[…] una prova di notevole caratura tecnica, come l’assolo di Marcello nel break centrale (molto bello e particolare) pregevole per fattura ed ispirazione”

Diabolical Web’zine, Giugno 2002: “[…] una rapidità di esecuzione davvero invidiabile che mette in mostra la grande capacità tecnica dei quattro componenti, specialmente quella di Marcello, il chitarrista solista, che verso la fine del pezzo si lancia in un ottimo solo”

Carlo Fimiani, chitarrista di Gino Paoli: “[…] Wowwwwwww! Non posso dire altro! E se lo dico io che ho jammato con T.J. Helmerich… “; “Grande espressività, tecnica…ma siamo sicuri che gli americani sono così bravi? Facciamo una media rispetto al numero di abitanti!!!”

Giacomo Castellano, chitarrista per Raf e Irene Grandi, 31-01-2003: “Non fa poi cosi’ schifo come dice! Mi ricorda un po’ Ron Thal di New York!!”

Kantieri.it, INTERVISTA a Marcello Zappatore pubblicata nell’aprile del 2003: puoi leggere il testo integrale nella sezione Media&Press

CHITARRE (rivista mensile), Anno XVIII, n.209, Luglio 2003: “[…] E’ davvero difficile riuscire a descrivere lo stile di Marcello, nessuna etichetta lo racchiude, non c’è confine alla sua fantasia e creatività, per questo motivo Zappatore è un vero zappiano! Al genio compositivo si aggiunge anche la notevole tecnica con cui esegue le varie parti di questo lavoro. […] Tecnicamente lo stile di Marcello invece è vicino a quello di Steve Vai e Matthias Eklundh, ma è comunque molto personale, come dimostra il solo del brano: un concentrato di tecnica e creatività. Non possiamo far altro che complimentarci con questo musicista dalle mille sfaccettature.” (Trovi il testo integrale nella sezione Media&Press )

HMP.IT Web’zine (febbraio 2005): “[…] Zappatore è un chitarrista affermato che in questo album mette in mostra tutta la sua capacità, composta non solo di tecnica, ma anche di idee intelligenti e sicuramente particolari. […]”

ROCK HARD magazine (novembre 2004): “[…] Convince invece il raffinato guitar work di Marcello Zappatore, axeman capace di cesellare pregevoli soli anche in questo contesto non proprio adatto ad un virtuoso. […]”

WILDEZINE.IT Web’zine (novembre 2004) “[…] in particolar modo nelle parti più strettamente solistiche influenzate, in questa nuova release, dalla presenza di Marcello Zappatore, un chitarrista tecnico riconosciuto tra i migliori a livello nazionale. I virtuosismi del nuovo entrato hanno sicuramente contribuito ad arricchire la proposta di Kiss Of Death […]”

INTERVISTA a Marcello Zappatore pubblicata nell’ottobre del 2006 da tre siti MondobizarroSSTTSalentoinlinea
( trovi i testi integrali nella sezione Media&Press )


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